giovedì 6 gennaio 2011

L'evento di Sant'Agata Bolognese di domenica 12 settembre 2010





































Ho partecipato, su invito, all'evento di Sant'Agata Bolognese, 'ARTIGIANATO e MOTORI, "un'eccellenza italiana" ': come dice il titolo, un felice connubio di auto splendide e capacita' artigiane, condito con gastronomia locale molto golosa. Pensato da alcuni privati , con il patrocinio del Comune e della Proloco, molto ben organizzato e ,soprattutto,
pieno di visitatori.
Purtroppo stavolta non ho potuto fare foto a tutti gli espositori artigiani e hobbisti: c'erano ,oltre i miei intagli (soliti) e il pizzo brianzolo verace (detto 'il rete' o filet ) di Patrizia Mauri di Arcore , il doratore in foglia oro, la restauratrice (e creatrice) di bambole bisquit , le signore appassionate del tombolo e dei ricami, il ramaio, il fabbro, la decoratrice di ceramica , la creatrice di perle da decoro in ceramica e altri ancora.
Ho tuttavia voluto in particolare , con il suo permesso, ritrarre alcuni bellissimi pizzi fatti da Francesca Bencivenni di Sant'Agata, che oltre al tombolo sta da anni perfezionandosi in un genere che Patrizia ed io non conoscevamo (diciamo : che ci siamo perse! sino ad oggi, perlomeno) : si chiama 'Aemilia ars' , potrebbe sembrare parente stretto del tombolo, ma si fa lavorando su sagome fatte con cartoncino . Ecco alcune foto sia di tombolo (le ultime due) che di pizzo 'Aemilia ars' . Spero che Francesca Bencivenni legga questo post e che risponda con un commento spiegando le caratteristiche principali che sicuramente interesseranno le lettrici mie amiche del tombolo e dei pizzi gia' mie ospiti negli eventi di Carugate o la mia amica Margherita.

Ringrazio in particolare Giordano Bruzzi e gli altri dell'organizzazione evento che ci hanno aiutato ed ospitato e le signore che a mano hanno preparato per la festa gnocco fritto, tigelle e borlenghi ....(povera me, il mio colesterolo....al solo pensiero si alza il colesterolo....)
I've been invited to attend with my carved object ; the event was in Sant'Agata Bolognese, the little town near Modena , hosting the Lamborghini Company plant. The event title was: 'Car and craft: two italian excellences '.

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2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

L’Aemilia-Ars è senza dubbio un tipo di merletto molto particolare in quanto viene eseguito sopra a dei cartoncini sovrapposti, molto flessibili come quelli delle calze collant, al disegno fatto su carta millimetrata e ad un foglio di carta da lucido che permette all’ago di non rovinare il disegno ma di scivolare quasi e di facilitarne l’esecuzione.
Tutto viene unito tramite dei punti (detti punti di appoggio) che, passando attraverso i cartoncini, riescono a formare delle asole,entro cui andrà a passare l’ago n.9 con il cordonetto (di solito il n.50 ) formando così i disegni e le figure.
Una volta finito il lavoro si ritagliano i punti di appoggio dietro ai cartoncini, si stacca il merletto e lo si ripulisce, tramite pinzetta da ciglia, dai pelucchi che non sono altro che i punti di appoggio tagliati sul rovescio.
Andrà poi messo a telaio per attaccarlo alla stoffa.
I punti dell’Aemilia Ars sono tre : cordoncino, punto smerlo, punto chiaro.
L’Aemilia Ars, costituitasi nel 1898 a Bologna, come società di patronato e di incoraggiamento, ebbe in origine lo scopo di facilitare il campo delle industrie artistiche di carattere regionale, mobili, ceramiche, gioielli, trine…
I primi rami di queste industrie,benchè avessero dato saggi eccellenti,presto si inaridirono; non così quello delle trine,in cui si spiega particolarmente il ruolo della donna.
Il vero successo dell’Aemilia Ars si deve alla fondatrice, la contessa Lina Bianconcini Cavazza, che ha avuto la grande costanza di resistere alle difficoltà inevitabili di un’industria così singolare le cui lavoranti non sono delle vere e proprie operaie ma donne che per ragioni di famiglia e di decoro non possono passare la giornata in laboratorio ma lavorare a casa.
Per questo motivo viene scelto il focolare come simbolo della Aemilia Ars.
Per fare delle brave ricamatrici non ci si può accontentare però delle sole signore “mature”, ma occorre formare una forza lavoro giovane ed è così che a Bologna fioriscono le prime scuole di ricamo tra cui voglio ricordare quella del Sacro Cuore di cui ha fatto parte la più brava tra le merlettaie : Antonella Cantelli.
E’ grazie a questa signora che oggi a Bologna possiamo avere una scuola così importante (di cui io faccio parte) che porta il suo nome : “I merletti di Antonella Cantelli”.
Le sue allieve sono le mie maestre, ed in questa scuola viene insegnata la vera regola della Aemilia Ars : quella che si insegnava cent’anni fa nella Scuola del Sacro Cuore, pura e senza contaminazioni.
Mi auguro che le spiegazioni siano state chiare e sarei felice, se in un domani o entro breve,di poter dare la possibilità alla sua amica di fare conoscere il filet nella mia zona, impegnandomi a trovare scuole di ricamo interessate a questa tecnica che trovo nobile quanto l’Aemilia Ars.
Francesca Bencivenni

6 gennaio 2011 alle ore 16:36  
Anonymous giordano ha detto...

da oggi, francesca bencivenni ha il suo sito: www.fbmerletti.it dove potrete vedere le sue opere ed avere notizie sulla storia e la tecnica dell' Aemilia Ars

Saluti

15 aprile 2012 alle ore 22:41  

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