sabato 15 ottobre 2011

Scatola in Mogano ed ebano intagliata a coltello con rose


































(data originale del post: 2/08/2011)********* Ecco finalmente completato il semplice intaglio a coltello sul coperchio della bellissima scatola in mogano ed ebano (lavoro di falegnameria eseguito da Nicola della rocca) . Ho deciso di limitare il decoro al solo coperchio. Nel progetto originale ( tratto da un a rivista in cui comparivano sia la scatola, sia il decoro intagliato ,da eseguire pero' a sgorbia) le rose erano ripetute anche sulla base; trovo che il bello di questa scatola stia proprio nella sua forma e nelle due essenze cosi' preziose e cosi' classicamente appaganti , tanto da non aver bisogno di decoro. La cera d'api, neutra, ha dato subito al legno il suo colore naturale e un abella lucentezza.
Ho usato il coltello 1 del Codega, che mi e' sembrato ben adatto alla durezza del mogano.
Se riesco a convincere un mio amico a farmi una seconda scatola cosi' preziosa, ho intenzione di provare con un decoro 'mio', il modello della scatola e il colore e la venatura delle essenze sono davvero invitanti.

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10 Commenti:

Anonymous Luigi ha detto...

Buongiorno signora Rita. Ho visto che per la tecnica dell' intaglio a coltello la Codega ha una decina di modelli di coltelli. Lei, tra questi, quali mi consiglia di acquitare per iniziare ad imparare la tecnica?

Luigi

6 agosto 2011 alle ore 10:34  
Blogger rita arcaleni ha detto...

Luigi, grazie di avere usato i commenti. Tra tutti i coltelli del Codega, per molto tempo ho usato il 'b', molto maneggevole e piccolo, adatto a intagli su legno tenero o duro con motivi molto sottili, oppure, appena piu' grande, il coltello 2.
Ti consiglio di comperarne due dello stesso tipo, visto ch e alle prime sperienze e' facile rovinare il taglio, cosi' potrai continuare a lavorare, senza interrompere.
Lavorando, dopo un po' potrai farti una tua idea, sul tipo di coltello che ti sia piu' congeniale o che ti renda la vita piu' facile e magari sceglierai un coltello o piu' coltelli diversi da quelli d ame suggeriti.
Ciao , buon lavoro. Rita Arcaleni

6 agosto 2011 alle ore 15:35  
Anonymous Luigi ha detto...

Grazie per la risposta. Vado subito ad ordinare 2 coltelli "b" allora.
Le farò sicuramente sapere come procede il mio nuovo hobby.

Luigi

6 agosto 2011 alle ore 18:34  
Anonymous Luigi ha detto...

Ah, un' altra cosa. Ho cercato nella mia città il tipo di legno consigliato da lei e cioè il tiglio ma non l' ho trovato. Può consigliarmi dove trovarlo?
Grazie.

Luigi.

6 agosto 2011 alle ore 18:36  
Anonymous Anonimo ha detto...

Luigi, io so dove trovarlo qui vicino, o dove cercarlo o ordinarlo, dalle tue parti dovrebbe trovarsi, visto ch e nella zona di NApoli ci sono molte falegnamerie. Il tiglio veniva usato nei mobili masselli per alcune parti 'nascoste' in cui era necessario un legno morbido, l'Italia e' piena di tigli, non stiamo parlando di ebano o di noce nazionale, deve costare poco , vai da un grossista di legnami e chiedi una tavolona e senti quanto costa. di solito i grossisti sanno cercare anche presso altri del loro giro....se conosci dei giardinieri ch e tagliano ogni tanto alberi, puoi chiedre s eti procurano del tiglio...e' proprio un albero molto comune.Io non mi servo di fornitori costosi che vendano tavolette piccole gia' tagliate...Potresti cercare in un negozio di 'belle arti' vicino all'Accademia d'Arte, spesso vi si trovano tavolette di tiglio gia' tagliate che vendono per i corsi degli scultori....Non farti convincere ad usare altri legni, per imparare ci vuole questo legno, e' proprio il piu' adatto. Ciao . rita arcaleni

6 agosto 2011 alle ore 20:39  
Anonymous Luigi ha detto...

Salve, sono sempre Luigi. Ho acquistato un libro riguardante l' integlio a punta di coltello ed ho iniziato a fare qualcosina ma mi sono accorto di aver bisogno di seguire un corso dal vivo. Sa se in Campania ci sono corsi del genere? Grazie.

20 settembre 2011 alle ore 21:41  
Blogger rita arcaleni ha detto...

luigi mi dispiace , ma non conosco nulla del mondo dell'intaglio a coltello in CAmpania, ma da alcuni contatti ( persone che mi hanno contattato) mi viene d a pensare che se ci sono intagliatori a coltello non sono certo molto facilmente rintracciabili. Sul fatto che tu abbia necessita' di vedere dal vero come lavorare, almeno per iniziare, mi e' venuta una idea, che vorrei discutere con te. Puoi inviarmi sul cellulare un numero fisso di telefono su cui io possa chiamarti da un fisso? A presto

20 settembre 2011 alle ore 22:00  
Blogger rita arcaleni ha detto...

Luigi, vedo che procedi tenacemente. Le varie fasi sono state descritte molte volte nel blog, e forse puoi trovare qualche cosa anche nel blog di appoggio (lo trovi nei link a destra della schermata) . Comunque e' tanto che non riprendo piu' questi argomenti e credo che sia utile fare qualche accenno qui. Dopo l'intaglio, devi preoccuparti di verificare che le superfici siano in buon ordine, i cavi ben puliti, con gli angoli nitidi,ben segnati, le linee di superficie covergenti nei punti di incrocio 'ragionevolmente' convergenti (intendo : ben convergenti) , io uso quasi per niente l a carta da levigatura, ma se dai un lievissimo carteggio alla superficie generale non fa male (attento, non carteggiare troppo o si 'allargheranno' tutte le linee di superficie e l'intaglio prendera' un aspetto diverso; inoltre usa solo carta finissima, ad esempio un 400; talora, prima del carteggio, passo un panno spugna lievemente inumidito, cosi' se c'e' qualche filaccio si evidenzia; ma lo faccio davvero raramente); dopo il carteggio spolvera con un pennello morbidissimo e di misura adeguata ben bene ogni residuo di polvere di legno; poi,se vuoi, puoi dare direttamente la cera oppure puoi tingere con mordente, lasciando asciugare bene, magari molte ore, e passare un spagliettata con paglietta 'doppio zero', poi dare la cera, lasciare asciugare bene, lucidare con pezza di cotone finissimo (vanno benissimo le pezze ricavate da camicia vecchia da uomo di popeline molto fine), ripetere se necessario ancora sempre con meno cera, poi alla fine con lucidata finale.
So gia' che ora si scatenera' la rissa delle opinioni diverse su questa finitura,e' gia' succeso molte volte sul blog, ognuno ha il suo metodo, non trattandosi di 'scienza esatta' , ma di 'pratica personale' sentirai cento campane. Una volta usavo anche la gommalacca, ma non uso altro ormai che la cera, d'api; non intendo fare pubblicita' ad una marca, ti mando via email descrizione piu' dettagliata.

15 ottobre 2011 alle ore 17:05  
Blogger dellaroccanicola.blogspot.com ha detto...

Bell'intaglio,come solito..ne ha guadagnato la scatola!!Però...se la tavola coperchio era tutta intera..sarebbe stato meglio!!lo devi dire a chi l'ha fatto!!!
cordiali saluti,Nicola

24 ottobre 2011 alle ore 21:17  
Blogger Unknown ha detto...

ci sono delle cose bellissimeeee su questo blog
è tutto un incanto
a presto
non si dimentichi di me
la fine di novembre è vicina!!

8 novembre 2011 alle ore 15:20  

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