giovedì 6 gennaio 2011

Riporto in evidenza sia il post dell'evento di Sant'Agata Bolognese, sia il commento della esecutrice di questi meravigliosi pizzi di Aemilia Ars

Sotto ritrovate in evidenza ( con la data di oggi, visto che la data e' l'unico modo ch e conosco per riportarlo in prima pagina....) il post sull'evento di Sant'Agata Bolognese, infatti, l a Sig.ra Francesca Bencivenni
esecutrice dei pizzi fotografati all'evento ha gentilmente inserito personalmente un commento con la spiegazione della storia del merletto.
Mi scuso anche con il Sig. Buzzi, l'organizzatore dell'evento, al quale avevo promesso di pubblicare io stessa il commento, in realta' inviatomi mesi fa.
Non ho scuse, era mia intenzione pubblicarlo, tant'e' che l'ho richiesto, poi ho dimenticato di inserirlo. Oggi , per farmi perdonare, rievidenziando il commento, oltre che nel post originario, come commento, (cliccate su 'commenti') lo inserisco in questo post, permettendo cosi' a tutti di leggere l'interessante storia del recupero di questa tradizione e della scuola di Bologna di cui anche Francesca fa parte.
Grazie Francesca di avere inserito il commento e di avere contribuito direttamente a sollevare un po' di discussione intorno al blog.
*******
Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "L'evento di Sant'Agata Bolognese di domenica 12 se...

": L’Aemilia-Ars è senza dubbio un tipo di merletto molto particolare in quanto viene eseguito sopra a dei cartoncini sovrapposti, molto flessibili come quelli delle calze collant, al disegno fatto su carta millimetrata e ad un foglio di carta da lucido che permette all’ago di non rovinare il disegno ma di scivolare quasi e di facilitarne l’esecuzione.Tutto viene unito tramite dei punti (detti punti di appoggio) che, passando attraverso i cartoncini, riescono a formare delle asole,entro cui andrà a passare l’ago n.9 con il cordonetto (di solito il n.50 ) formando così i disegni e le figure.Una volta finito il lavoro si ritagliano i punti di appoggio dietro ai cartoncini, si stacca il merletto e lo si ripulisce, tramite pinzetta da ciglia, dai pelucchi che non sono altro che i punti di appoggio tagliati sul rovescio.Andrà poi messo a telaio per attaccarlo alla stoffa.I punti dell’Aemilia Ars sono tre : cordoncino, punto smerlo, punto chiaro.L’Aemilia Ars, costituitasi nel 1898 a Bologna, come società di patronato e di incoraggiamento, ebbe in origine lo scopo di facilitare il campo delle industrie artistiche di carattere regionale, mobili, ceramiche, gioielli, trine…I primi rami di queste industrie,benchè avessero dato saggi eccellenti,presto si inaridirono; non così quello delle trine,in cui si spiega particolarmente il ruolo della donna.Il vero successo dell’Aemilia Ars si deve alla fondatrice, la contessa Lina Bianconcini Cavazza, che ha avuto la grande costanza di resistere alle difficoltà inevitabili di un’industria così singolare le cui lavoranti non sono delle vere e proprie operaie ma donne che per ragioni di famiglia e di decoro non possono passare la giornata in laboratorio ma lavorare a casa.Per questo motivo viene scelto il focolare come simbolo della Aemilia Ars.Per fare delle brave ricamatrici non ci si può accontentare però delle sole signore “mature”, ma occorre formare una forza lavoro giovane ed è così che a Bologna fioriscono le prime scuole di ricamo tra cui voglio ricordare quella del Sacro Cuore di cui ha fatto parte la più brava tra le merlettaie : Antonella Cantelli.E’ grazie a questa signora che oggi a Bologna possiamo avere una scuola così importante (di cui io faccio parte) che porta il suo nome : “I merletti di Antonella Cantelli”.Le sue allieve sono le mie maestre, ed in questa scuola viene insegnata la vera regola della Aemilia Ars : quella che si insegnava cent’anni fa nella Scuola del Sacro Cuore, pura e senza contaminazioni.Mi auguro che le spiegazioni siano state chiare e sarei felice, se in un domani o entro breve,di poter dare la possibilità alla sua amica di fare conoscere il filet nella mia zona, impegnandomi a trovare scuole di ricamo interessate a questa tecnica che trovo nobile quanto l’Aemilia Ars. Francesca Bencivenni

Etichette: , , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page

  • ****Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto qui pubblicati.****
  • Aggiungi sito nella directory web