domenica 26 luglio 2009

Cornice specchio lungo per mia figlia Francy (vedi post originale 19 04 2009)
















Finita la parte di intaglio che copre quasi completamente i lati, la parte piu' frustrante e' stata la mordenzatura con lucidatura. Questa volta il legno della sagoma (il solito penoso ayous, di meglio non trovo...) era particolarmente poroso, il poro aperto molto evidente, piu' di altre volte, mi ha dato problemi nella mordenzatura. Il colore infatti ( solito anilina noce medio della Gubra in bustina, all'acqua) non entrava nel poro aperto, nonostante la grande attenzione e particolare cura nell'applicazione. Alcune delle foto, quelle con le rose, mostrano la cornice con un bruttissimo poro aperto bianchissimo, contro un color noce decisamente intenso, frutto di tre mani di colore. Allora ho cercato di rimediare con diverse cere colorate, un noce chiaro piuttosto rossiccio in verità, che mi sembrava simile al colore di mordente usato, cera di ottima qualità anche se un po' costosa), l'ho persino scaldata e stesa con pennello, ma non e' bastata per tingere le fessure del poro aperto, poi ho dovuto intervenire drasticamente con Liberon noce medio, molto ricca di bitume, stavolta stesa seza riscaldare ma con un panno di cotone molto fine; diciamo che il poro del legno ora e' scuro e l'effetto e' meno brutto (a parer mio) del poro bianco. LA foto senza le rose mmostra la finitura definitiva. Ho cercato un turapori colorato, ma non ne ho trovato e non ho osato fare intrugli. In realta' il poro aperto molto evidente dell'ayous non mi piace neppure quando si applica la doratura in foglia con oro 'matto'. Sono confidente che con lo specchio montato l'effetto finale sara' migliore. Qualcuno ha dei suggerimenti per risolvere la prossima volta questo problema in modo piu' metodico o addirittura per prevenirlo (tenendo conto che dell'ayous non mi liberero' facilmente) ?

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2 Commenti:

Blogger Masso ha detto...

purtroppo il brutto di questi tipi di legno è la finitura...io uso spesso il Samba, che ha più o meno lo stesso problema...io di solito risolvo con due passate di mordente, cioè due sessioni : per ogni sessione però il pennello lo passo minimo per due volte sulla stessa parte, quindi alla fine è come passare il mordente per 4 volte o più....il pezzo viene più bagnato, ma basta solo farlo asciugare di più...poi di solito passo una mano di gommalacca a mò di turapori, e questo gli da anche un po' più di colore, e poi alla fine passo cera neutra.
Certo poi, più la cornice è intagliata, più l'occhio viene ingannato, e meno si vedono le imperfezioni del poro aperto.
Comunque ottimo lavoro!

27 luglio 2009 alle ore 12:26  
Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie, MAssimo. Ayuos , SAmba, Obece sono lo stesso legno, praticamente un pioppo esotico, il nome diverso dipende solo dai paesi di origine, percio' mi sa che non cambia molto la situazione, se non per effetto delle diverse partite piu' o meno compatte. La cosa strana e' che le volte precedenti (cornici dello stesso laboratorio, stesso profilato o sagoma , gia' postate sul blog) ho rilevato un poro aperto molto evidente, ma il colore (stessa marca) e' entrato bene nei pori. CoSI' anche le mani, sempre due almeno e anche io passo almeno due volte sul legno ad ogni mano, cosi' sono almeno 4 mani di fatto, spesso di piu'. L'unica spiegazione che mi posso dare e' il pennello 'sporco' in qualche modo, credo che buttero' il pennello che uso per tingere e ne comperero' uno nuovo, sempre di setole naturali, sottili e lo terro' ben isolato dal resto, la mia paura e' che io abbia commesso un errore da principiante e che abbia sporcato con la cera il pennello del mordente ad acqua. Non ho altre spiegazioni.
Per quanto riguarda gli intagli sottili, ne faccio volentieri su noce, ma su ayous sarebbero uno sbaglio almeno per il mio modo di intagliare. Poi l'arredamento delle case 'lontane dalla montagna' non consente la collocazione di pezzi (come cornici grandi per specchio come questa) in stile valdaostano.
Ecco perche' talora opto per questi decori diversi, larghi , ornati, un po' 'blasfemi' per l'intagliatore valdaostano, per arredare secondo il gusto, in questo caso, di mia figlia che altrimenti compererebbe altro. QUello che mi meraviglia e' che non ci sia modo qui in giro in lombardia id trovare aste con sagome classiche da cornice ( con alternanze di tori e gole intendo, non piatte) in tiglio o in cirmolo(non oso dire in noce!). Ho trovato aste in noce lievemente lavorate , ma sono troppo sottili per cornici , sono piu' dei coprifilo da mobili o da porte e non fanno al caso mio. Un corniciaio mi ha detto: ' ..le frese le ho, le macchine pure , ...ma se 100 metri di ayous danno 100 metri di sagome in buon ordine , senza difetti, da 100 metri di cirmolo o di tiglio o di noce ricaverei solo 20 metri di sagome buone senza difetti, allora la risposta viene da se' ....'. Ora devovisitare un corniciaio di Lecco, che forse ha qualche asta in noce piatta. Bene, alla prossima. Rita arcaleni

27 luglio 2009 alle ore 17:40  

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