giovedì 18 settembre 2008

Bomboniera con bouquet di viole del pensiero intagliata a coltello (wedding keep-sake knife carved with pansy)






La scatolina, gemella di quella gia' pubblicata con le primule, e' in legno di ciliegio. Il pezzo grezzo mi e' stato fornito da un tornitore della Valle Imagna, del quale apprezzo la qualita' del lavoro. Ho eseguito l'intaglio a coltello e la lucidatura a mano con cera naturale.

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6 Commenti:

Blogger Masso ha detto...

molto graziosa come al solito...
mi dici quali coltelli hai usato per fare il tutto?
Ciao da Massimo

19 settembre 2008 alle ore 13:16  
Anonymous Anonimo ha detto...

mi stavo giusto chiedendo quando avresti pubblicato un lavoro nuovo......
Bravissima come al solito.
Paolo

19 settembre 2008 alle ore 13:51  
Blogger rita arcaleni ha detto...

a paolo: grazie, volevo sapere che cosa ne pensassi anche della cornice grande su AYOUS, per quella mi e' mancato il tuo giudizio.
a massimo: ho usato il solito 'b' del codega,anche se stavolta in qualche punto il 'b' gia' molte volte affilato e ridotto di misura mi faceva danno. Ieri sera , a intaglio finito, dovendo ripulire nei cavi e vuotare un po' sotto i petali per dare pochissimo effetto rilievo ho usato in un paio di punti critici (dopo mesi che stava riposto) il coltello base di pfeil (quello fatto come un coltellino da tasca), ch ee' lungo e ffilato. Niente di piu' ne' di diverso da quanto gia' detto. Va precisata una cosa: secondo me si riesce afre con il coltello l'intaglio solo se l'oggetto da intagliare ha la curvatura giusta, su una tavola piana larga e' difficile riuscire a intagliare senza le sgorbie. Tutti i fiori ch e ho intagliato sono fatti a coltello come queste viole. TRattasi sempre di oggetti curvi (manico dell'Opinel etc, scatola con il coperchio 'bombato', come queste piccole bomboniere, scatola con primule completamente realizzat a mano, che ha il coperchio piatto ma abbstanza stretto e sui bordi l'ho lavorato smussando lo spigolo).

19 settembre 2008 alle ore 17:49  
Anonymous Anonimo ha detto...

Gia hai ragione; la cornice: bello il risultato; più che l'esecuzione dove la difficoltà più grande (correggimi se sbaglio) mi pare sia stata il maneggiamento, quello che mi stupisce sempre è la tua bravura a disegnare a mano libera.
Ciao

21 settembre 2008 alle ore 22:29  
Blogger rita arcaleni ha detto...

hai ragione , l'ayous e' tenero, il disegno e' largo (ma non e' per fare i furbi , bensi' perche' con intaglio fitto si spezzerebbe), mi riferivo all'effetto generale dell apiacevolezza del decoro.
Vedo spesso pezzi molto difficili che non starebbero bene con l'arredamento di una casa se non di montagna. Francamente non credo che si possa considerare intaglio solo quello a motivi valdaostani nel senso 'integralista' del termine, questo senza voler urtare la sensibilita' di nessuno.

22 settembre 2008 alle ore 16:44  
Anonymous Anonimo ha detto...

Complimenti, i tuoi "motivi" sono sempre ben proporzionati ed eseguiti.
A proposito di coltelli: premesso che anch’io sono devoto al “b” ho riscontrato che sulle superfici tondeggianti ha un ottimo risultato lavorare con il n. 5, se intagli ampi, o con il n. 7 per intagli piccoli e per rifinire o pulire.
Per quanto riguarda invece i motivi concordo con te – geometrici, valdostani, floreali, gotici …. sempre intaglio è … la nostra passione
Ciao
Andrea

23 settembre 2008 alle ore 09:00  

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