martedì 23 febbraio 2010

Lunetta esterna per portoncino, in rovere, intagliata a coltello da rita arcaleni










Questa e' la lunetta esterna invari momenti della lavorazione; le foto in alto sono le piu' recenti. Poi dovro' fare , probabilmente, anche una lunetta gemella interna, che sara' piu' 'decorativa'. Sconsiglio di usare il rovere per l'intaglio a coltello (in questo caso era inevitabile usarlo, perche' il portoncino esiste gia' ed attende una lunetta comunque in rovere). Il lavoro ancora deve essere rifinito, i tagli devono comunque diventare accettabilmente 'lisci' e uniformi (ad esempio la parte bassa della 'A' va rifinita meglio); lo sforzo , nonostante l'uso di coltelli molto grandi e forti, e' davvero oltre il sopportabile, specialmente per un lavoro di cosi' grandi dimensioni, e procede molto lentamente.
Per fortuna il tavolo della mia cucina e' di misura adatta ad appoggiarvi la lunetta e c'e' proprio tirato per i capelli lo spazio per le rotazioni necessarie del pezzo.
Attorno alle lettere ho inciso i cerchi con la punta del coltello, per non perdere il segno, ma devo ancora decidere se limitare il cerchio al semplice 'filetto' o se decorare in qualche modo. Si vedra'.

Etichette: , , , , , , , , ,

lunedì 22 febbraio 2010

Due chiacchiere sulla finitura (aggiornamento): il commento di Tonj

Riporto qui , in testa al blog, questo vecchio post sulla finitura con lo stesso titolo , collocandolo tra i piu' recenti e quindi tra quelli piu' probabilmente accessibili, perche' mi sembra che l'argomento continui ad essere uno dei piu' interessanti per i lettori : in particolare , voglio evidenziare qui direttamente nel corpo del testo un nuovo commento (e' di ieri) , molto dettagliato, che porta l'opinione e l'esperienza di un lettore, Tonj, sulla finitura dei bassorilievi . Paolo Schina', questa e' materia tua. Se volete, cliccando sulla data in blu potete andare a leggerlo in originale anche dal post molto vecchio con lo stesso titolo (post del 26 /01/2008), nella parte commenti.
"Anonimo ha detto... Salve,volevo far presente che non sono un professionista ma un amatore che ho appreso solo per mie esperienze e sulla mia pelle curiosando furtivamente nei numerosi siti generosisssimi di tali argomenti.Ringraziando tutti coloro che hanno messo a disposizione la propria esperienza tramite questo fantastico strumento che è Internet...esprimo la mia opinione personale su come tratto i miei bassorilievi in legno a fine lavoro: inizialmente li carteggio con una carta vetrata molto fine per "ravvivare"il pelo del legno,poi lo tratto nel senso della venatura con olio cotto,lascio asciugare due giorni per permettere al legno di ravvivare tutte le venature ed assorbire senza "attaccare".Passo la seconda mano,prima di aver come sempre "cartavetrato",ciò consente al legno,sempre secondo la mia opinione,di rimanere vivo,esternando e valorizzando le proprie peculiarità e nello stesso tempo fungendo da impregnante naturale,in secondo luogo applico il mordente all'acqua ma solo sulle cornici da me fatte in opera,dopodichè passo alla fase lucidatura usando gomma lacca come da copione,lascio asciugare due giorni per poi continuare a lucidare a cera neutra già preparata con trementina e carrube,molto costosa (non posso dire la marca) ma per nulla fastidiosa.Cerco di farla penetrare in ogni poro ed angolo del soggetto stando abbondante e dandogli dopo la prima mezzz'ora una lucidata "tirata" sommaria;esendo la cera abbastanza consistente la lascio riposare ventiquatro ore per poi lucidara pazientemente scaldandola con un comune phone e tessuto di lana o paglietta ferro "0000" fino al completo assorbimento,per poi ripassarla a freddo con cotone il giorno dopo per le rifiniture.Comprendo che sia un lavoro molto lungo e paziente ma secondo la mia modesta opinione la rifinitura di un intaglio,"opera" durata anche un mese di lavoro se non molto di più,merita una bella presentazione anche per rispetto del nostro amato lavoro,e...come una donna se la vesti bene la valorizzi molto ma molto di più,ciao a tutti Tonj21 febbraio 2010 23.34
*************Il vecchio post**************
Ho ricevuto una email da Andrea, sulla finitura in genere. Andrea solleva il problema dell'odore troppo intenso della cera e fa' un po' il punto sulle varie modalita' di finitura dei pezzi intagliati. Ho gia' detto piu' volte, e mi scuso per la ripetizione, che io amo la gommalacca. Sono convinta che si possa usare anche su oggetti intagliati, specialmente se si separa il trattamento a pennello delle parti molto intagliate da quello a tampone della superficie rimanente, che magari e' adatta al trattamento. Io amo il colore caldo della gommalacca e la lucentezza talora anche eccessiva che si puo' ottenere. Pero' dopo aver ricevuto tanti 'suggerimenti/critiche/commenti ' ho iniziato a usare massicciamente la cera. In casa mia c'e' qualcuno che ha problemi con l'odore della cera che io uso, sino ad avere mal di testa o di stomaco; cerco di non dare fastidio facendo il lavoro in balcone o con la finestra aperta. Credo di aver capito che non e' proprio la cera, ma il diluente, la trementina , che da' fastidio a molti e cosi' violentemente; la cera di per se' e' naturale, prodotta dalle api, di buon profumo: a meno di una vera , riconosciuta patologia allergica, non dovrebbe dare problemi quasi a nessuno. Nell'encausto e in molte cere gia' pronte c'e' anche un po' di carnauba, di origine vegetale; anch'essa non dovrebbe dare fastidio ai piu'. Si puo' avere una cera senza trementina: in un negozio mi hanno mostrato una linea italiana di prodotti per il legno, in cui nelle cere per lucidare il diluente usato non e' la trementina , ma una sostanza estratta dagli agrumi, che chimicamente sostituisce molto bene la trementina e scioglie la cera , permettendone la spalmatura e poi evapora regolarmente, ma non e' cosi' 'allergenica' o irritante o etc... (spero che qualche chimico non mi colga in errore, mi sembra di ricordare che dovrebbero esser un terpene, ma non sono sicurissima... potrei darvi un'informazione sbagliata) . Pertanto se Andrea ha problemi con le cere piu' comuni potrebbe fare un tentativo con questi prodotti (tra l'altro ricordo che si trattava di prodotti di una piccola casa produttrice, puo' cercarli nei colorifici , l'unico neo e' il prezzo, praticamente doppio delle cere piu' diffuse). Inoltre un vecchio lucidatore di Seregno, 'il Galimberti', che, seppure ultraottantenne, e' ogni mese al bel mercatino dell'usato di Imbersago, mi aveva suggerito piu' volte di usare prima la gomalacca, poi la cera per 'spegnere' la eccessiva lucentezza, cosa che ho fatto solo due o tre volte, senza farmi un'opinione particolare personale in proposito. Vi trasferisco il suggerimento, pari pari. Per quanto riguarda la verniciatura, devo confessare che, in una fase di hobby precedente in cui , per passare il tempo, talvolta facevo qualche lavoro di decoupage (lo dico piano perche' Michele Ferrari toglie le stellette e il saluto a quelli che nominano il decoupage) , ho litigato cosi' tante volte con la lacca /vernicetta che da quando intaglio l'ho evitata accuratamente (una volta ho dato su un lavoro oltre 30 mani, con molte levigature intermedia, sia a mano, sia con levigatore elettrico, per ottenere una lacca perfetta, che pero' perfetta non sempre veniva...) . Anzi devo dire che al contrario gia' nel decoupage mi stavo portando inconsapevolmente verso le tecniche del legno, quando ho fatto ad esempio il trittico a soggetto natalizio riportato in foto in quetso post ( ricomponendo, sul verso non decorato di un piccolo paravento/parascintille di legno dipinto a mano da qualcuno con grandi fiori, alcune scene di affreschi del Ghirlandaio, mescolando le figure tratte da diversi affreschi dello stesso pittore ) e tutt'intorno ho dipinto nella scena centrale una cornice di edera con un po' di oro e ho finito il tutto con gommalacca, per evitare l'ossidazione della vernicetta a componente metallica (similoro) al contatto con la normale lacca usata nel decoupage. Sull'intaglio io non amo usare le vernici sintetiche, ma secondo me chi le sa usare bene fa bene ad usarle, anche perche' sono una finitura 'definitiva' e durevole , l'oggetto puo' essere 'toccato' senza lasciarvi le 'impronte digitali' come puo' avvenire sulla cera. L'unica obiezione che mi verrebbe di fare e': i nostri nonni e i loro avi che hanno inventato l'intaglio non avevano le vernicette. Addirittura la gommalacca compare piuttosto tardi nella lavorazione del legno, come una modernita' , nel 1800 , mentre prima c'era una diffusa finitura a cera.
Opinione certo piu' importante della mia sulla finitura a vernice, alcuni degli artisti americani che hanno siti americani (che non cito solo perche' non voglio incorrere in un uso improprio di nomi che sono marchi registrati) usano regolarmente la finitura a vernice, impiegando prodotti anche sofisticati, che danno l'apparente finitura a cera.


Paolo ha detto...
Che bello! una argomento che può stimolare una bella discussione perchè credo che proprio sulla finitura "ogni testa un'idea". Ecco le mie opinioni/esperienze sui vari temi che hai toccato:ODORE DELLA CERA: certo l'odore che si sente è quello della trementina; l'unica alternativa sono le cere con solvente a base di terpeni di agrumi; sono certo meno tossiche, ma l'odore è comunque altrettanto penetrante e persistente; io, per scelta ecologica, sono partito con questa, ma ho notato che il solvente è meno volatile della trementina per cui, oltre ad essere più persistente, è più difficile da stendere e da lucidare.GOMMALACCA: è favolosa!! il metodo migliore che ho trovato è simile a quello che dici tu, pennello per la prima mano dappertutto, poi tante, tante, tante passate a tampone sulla superficie piatta con la soluzione via via sempre più diluita; il difficilee in queste fasi è strizzare bene il tampone e non premere troppo quando si passa sugli intagli, in modo da non fare colare la gommalacca negli intagli stessi: è proprio questa la causa dell'aspetto caramellato così brutto a vedersi; per finire una mano di cera che effettivante aiuta a spegnere un pò la lucentezza eccessiva della gommalacca. Nella messa a punto del metodo mi hanno aiutato moltissimo le opinioni di tutti, ma sopratutto l'articolo di Carlo Ferrari sul blog di Massimo.VERNICE: No, no, no, e poi no. Hanno un aspetto così "industriale" gli oggetti verniciati! Un hobby che usa un materiale naturale come il legno, non dovrebbe poi trattarlo con prodotti sintetici. Ovviamente è solo la mia opinione e rispetto quelle degli altri. 28 gennaio 2008 10.32
Masso ha detto... Io personalmente ho usato vari tipi di cera...alcune hanno un odore veramente disgustoso e quando finisco un pezzo devo tenerlo al balcone per 2-3 giorni. Un altro tipo di cera che uso (non dico la marca:-)) invece è molto buona e addirittura profumata, e non da problemi a nessuno..anzi, a volte si mettono apposta vicino al pezzo per annusarlo!Per quanto riguarda la gommalacca, negli intagli vado eslusivamente a pennello, e dopo due o tre passate ci passo della cera neutra, però a freddo, senza scaldarla.Per le vernici concordo con Paolo, intagliare il legno e poi usare le vernici non mi garba molto...la vernice la uso solo per fare i bastoni, ma più per un fatto di protezione (me l'ha consigliato Michele Ferrari). 28 gennaio 2008 11.39
Andrea Pedrazzoli ha detto... Come ti anticipavo per e-mail amo l'effetto che la finitura a cera conferisce ai lavori, odio il fatto di non poterla utilizzare per gli effetti che il suo persistente "odore" ha su di me (mal di testa e mausea).Pure io non amo levernici; peraltro mi sono ripromesso di provare un prodotto svizzero (che viene utilizzato dai maestri scolpitori di quel paese) sui bassorilievi propostomi da un amico ... ti farò sapere.Per pigrizia e comodità sono invece innamorato dall'effetto dell'olio sui miei lavori, conferisce una patina di "antico", dato a più mani rende effetto lucido, è di facile ed immediata stesura, ve ne sono di più tipi: di noce, di lino cotto, rosso, paglierino e, non per ultimo, di oliva (per i pezzi che ho la presunzione vengano utilizzati da coloro che li ricevono in cucina.Forse, considerato l'entusiasmo di tutti Voi per l'effetto della gommalacca, mi deciderò a provarla. 28 gennaio 2008 16.57
Paolo ha detto... Andrea, gia da tempo volevo chiederti una cosa a riguardo della finitura ad olio: la superficie non resta leggermente "unta" e non appiccica più facilmente la polvere ? 29 gennaio 2008 08.53
Andrea Pedrazzoli ha detto... Per Paolo: no, dopo un paio di giorni l'olio viene praticamente completamente assorbito, certi olii, specialmente quello di oliva, che io applico sui pezzi che potrebbero essere utilizzati in cucina, lasciano un leggera, leggerissima, patina di unto che sparisce però nel tempo.Molto dipende anche dalla permeabilità del legno (in alcuni l'essecazione è più veloce in altri più lenta ecc.)Più mani dai più il pezzo si scurisce ed acquista un poco di lucidità.Mi è stato suggerito, lo proverò in questi giorni ... so che sei contrario alla verniciatura ... di applicare una o più mani di flating all'acqua; dovrebbe conferire lucidità ????Infine per quanto riguarda la polvere vai tranquillo, quando l'imprimitura e secca si comporta come tutti gli altri prodotti. 30 gennaio 2008 08.39
(vedi sopra, commento di Tonj) 21 febbraio 2010 23.34

Etichette: , , , , , , , ,

mercoledì 17 febbraio 2010

Scatolina noce intagliata da Rita Arcaleni con iniziali, piccolo rosone e date ricorrenza











Il grezzo di questa scatolina in noce e' realizzato da Luigi del mercatino di Lecco, che mi ha chiesto di intagliarla, in particolare per ricordare la data di nascita del primo nipote, Jacopo.
Ho intagliato al solito, a coltello, e finito a cera naturale, con un decoro abbastanza tradizionale.
Ci sono le iniziali (Luigi Sorrenti) , c'e' l'anno (2010), un bel rosone tradizionale, la data di nascita e il nome di Jacopo (29 /01 Jacopo).
Dimenticavo: di nuovo auguri a Jacopo e al neo nonno Luigi, sperando che gli impegni seppur doverosi di nonno non gli impediscano di fare ancora molti bei grezzi in noce e in cedro per noi intagliatori!

(cellulare di Luigi Sorrenti: 333 4026293)
La scatolina e' molto bella come tutte le scatole realizzate dal Luigi

Etichette: , , , , , ,

martedì 2 febbraio 2010

Messaggio per chi mi scrive attraverso la funzione commento

Talvolta accade che qualcuno mi 'scriva' attraverso la funzione commento, anziche' usare l'indirizzo di mail riportato in alto nel titolo, rcln01a@yahoo.it. Se il commento e' sul post piu' recente, tutti i lettori abituali vedono il commento e possono rispondere, innescando la discussione, se l'argomento si presta. Se il commento viene immesso su un post un po' vecchio, io vengo avvisata comunque da un messaggio automatico del blog e vado a leggere il commento, ma gli altri invece non avranno molta probabilita' di vedere quel commento, perche' c'e' poca probabilita' che aprano i post piu' vecchi. Inoltre non e' detto che l'autore di quel commento ritrovi facilmente il singolo post su cui l'aveva immesso. Pertanto, finche' non scopriro' un modo di inserire in questo modello di blog da me scelto un modo facile(un form?) per inviarmi una email , chiedo gentilmente a chi ha immesso un commento in un post vecchio di andarsi a leggere la mia risposta sullo stesso post del suo commento, altrimenti non sapro' mai come scrivergli, visto che il meccanismo del blog non mi fornisce alcun indirizzo di email privato del mittente.

Se qualcuno dei lettori gentilmente mi suggerisse come io possa, conservando questo preciso modello di blog, aggiungere una funzione sulla destra dello schermo per consentiire ai lettori di inviarmi agevolmente una email o magari solo per facilitare la conversazione al di fuori della funzione commento (ad esempio compilando un form in cui sia obbligatorio fornire un indirizzo di email del mittente o un numero di telefono?) sarei davvero molto contenta! (sempre che il modello lo permetta..) . Scusate lo sproloquio, spero di esser riuscita a spiegarmi.

lunedì 1 febbraio 2010

Due piccole cornici in noce con tulipani, intagliate a coltello




Le due cornicine in noce hanno lo stesso fiorito (tulipani) , si differenziano per l'angolo e per la sfumatura di colore, lievemente piu' scuro nella seconda. Finitura a cera.

Etichette: , , , , , , , , , , , ,

  • ****Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto qui pubblicati.****
  • Aggiungi sito nella directory web