giovedì 28 febbraio 2008

Coltello Codega Bergamasco intagliato da Rita Arcaleni (Knife 'Bergamasco' hand made by MR. Nicola Codega, in Premana, and carved by Rita Arcaleni)

















Un a mia amica ha acquistato un coltello Codega Bergamasco (mis. 12), manico in noce, per farne un regalo e mi ha chiesto di intagliarlo come l'altro, gia' pubblicato in un post precedente. Mentre lo intagliavo ho trovato giusto modificare un po' il disegno sul dorso, coprendo una superficie piu' ampia rispetto all'altro e inserendo motivi diversi nei rombi. Stavolta non ho tinto il noce, l'ho lasciato naturale, lucidandolo a cera.
(English summary:
My colleague asked me to carve a knife she wants to give as a present.
The knife, traditional italian model said 'Bergamasco', is hand made by Mr. Nicola Codega , in Premana. The handle is walnut wood, natural color, wax finished.

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mercoledì 27 febbraio 2008

Scatola cedro per i confetti : finita!







Mi sembra di avere finito abbastanza velocemente questo lavoro, anche s e per qualche giorno ho dovuto interrompere il mio amato hobby. Ho intagliato anche il frontale con un soggetto nello stesso stile e con le iniziali degli sposi e l'interno del coperchio, con un tentativo di cuore; ho scelto mordente noce chiaro, modificato lievemente con un po' di ciliegio. Lucidato a cera, sperando che per agosto l'odore sia evaporato completamente. Comunque i confetti saranno messi su un tovagliolo e la scatola sara' tenuta aperta, solo per il tempo necessario per servirli. La prima foto mostra un difetto del mordente che ho gia' corretto in realta', il colore a destra dell'interno del coperchio (vicino al tulipano) e' un po' sbavato, ma ho capito il problema e l'ho sistemato. Non e' la prima volta che mi capita, con il cedro, quando ci sono tagli trasversali alla fibra, che causano un diverso assorbimento del mordente che 'spande' e in pratica fa una separazione delle componenti della tintura (un po' come nella cromatografia in strato sottile!!??). Basta ripassare piu' volte il mordente, con calma scurendolo lievemente

La scatola in realta' ha dei difetti 'strutturali' ,come avevo gia' scritto a Paolo, poiche' il coperchio, dopo mesi che tenevo la scatola protetta in un armadio, si e' imbarcato, appena qualche giorno dopo averla tirata fuori all'aria aperta eprobabilmente piu' secca o piu' calda. Paolo mi ha dato la settimana scorsa un bel consiglio tecnicamente valido, ma ho avuto paura di dare seguito. Paolo consigliava di smontare il coperchio , di immergerlo in acqua, per consentire alle fibre del legno di 'scivolare' una sull'altra, poi di mettere il tutto sotto morsetti , da stringere solo progressivamente. Ma avendo gia' intagliato tutta la scatola, ho avuto paura di romperla , non perche' il consiglio fosse errato, bensi' per mia imperizia. Non ho mai fatto operazioni cosi' 'energiche' e penso che la scatola, non dovendo essere regalata , ma solo usata da noi di famiglia per i confetti durante il pranzo, possa andare bene anche cosi'. Francy che ne dici?

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mercoledì 20 febbraio 2008

Scatola cedro grande per confetti














Questa scatola di cedro dovra' contenere i confetti, Francy ha scelto un decoro molto semplice, poco piu' che un'incisione, scegliendo questo disegno da una foto di un libro. Ho eseguito l'incisione 'a filetto' molto velocemente, esclusivamente con il coltello 'b'. Ho anche un 'v-tool' o sgorbia a'v' , che forse per molte linee diritte potrebbe dare un risultato piu' 'definito' e preciso, ma non lo uso di frequente e percio' ho preferito ancora un avolta il 'b'. Stavolta non so davvero come rifinire la scatola: per far risaltare l'incisione forse sarebbe giusto un mordente mogano, rosso scuro, che abbia i riflessi del vino rosso molto scuro e poi la lucidatura a gommalacca a tampone, pero' il fatto che serva per i confetti di un matrimonio mi spingerebbe a stare sul chiaro. Ci sono delle bellissime cere con riflessi oro antico, ma la cera , che da' sempre un po' di odore, forse non va d'accordo con il fatto di contenere i confetti. Amici, accetto , anzi chiedo, consigli e suggerimenti !!!

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lunedì 18 febbraio 2008

Bomboniera ciliegio intagliata da Rita Arcaleni


















Il pezzo e' in ciliegio; ho riproposto un bassorilievo a coltello ('b' del Codega) con le primule, come nella scatola del post precedente. La bomboniera (diam. cm 12) e' stata fatta dal tornitore per un cliente interessato ad usare il pezzo come gia' finito, non a scolpirlo, pertanto il coperchio ( peraltro tornito molto bene, come il resto) ha dimensioni molto sottili e mi ha consentito scarsa profondita'.
Il ciliegio e' ben piu' duro del tiglio, ovvio a dirsi, il mio 'b' preferito ha patito la differenza. Ho avuto seri dubbi sulla finitura, ho scelto di non colorare il ciliegio, usando solo cera neutra per la lucidatura. L'ultima foto mostra la scatolina ancora da lucidare. Se ingrandite la foto, potete vedere macchie piu' scure nella venatura, che dal vero si notano un po' meno: sono di colore grigio verdastro, sono tipiche del ciliegio selvatico italiano.

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giovedì 14 febbraio 2008

Scatola cuore intagliata a coltello da Rita Arcaleni


Questa scatola (12 cmx12) a forma di cuore e' in legno di noce. L'intaglio e'a coltello, la lucidatura a cera neutra. Il mio contributo per San Valentino.

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venerdì 8 febbraio 2008

Scatola con primule intagliate a rilievo (pimroses box)






















Sto lavorando a questa scatola in tiglio, di cui devo ancora completare la base. ( Considerate questo post una bozza, in cui per ora pubblico diverse foto, tra le quali scegliero' le meno malvage quando sara' ultimata e ci sara' la foto definitiva del pezzo). Ho ricavato al solito la scatola completamente a mano, con lo scalpello, da due tavolette rettangolari di spessore diverso , su cui ho riportato con una dima di carta l'ovale (disegnato con Paint...confesso...e stampato con la stampante di casa). Ho iniziato sull'ovale piu' sottile, disegnando a mano libera le primule (mi piacciono cosi' tanto che tutti gli inverni ne compero un po' al supermercato) , cercando di avere piu' foglie nella parte esterna per dare piu' effetto di volume alla piccola scultura a bassorilievo e cercando evitare ripetizioni, per avere un effetto disordinato e piu' 'reale' possibile. Il bello e' che non ho dovuto usare le sgorbie, ho usato stavolta un coltello Pfeil, che non amo affatto quando devo fare 'chip carving' , ma che va benissimo quando devo scolpire, perche' ha la lama stretta e lunga (anche troppo) e uno 'stab' (sempre di Pfeil). Sono gli stessi coltelli usati per la scatola del topolino rubadenti. In qualche punto comunque non ho resisistito e ho usato il mio preferito in assoluto (il 'b' di Codega) . Poi, con lo scalpello e una sgorbia, ho scavato il rovescio del coperchio, tenendolo in mano, per non rovinare i fiori della parte gia' scolpita. Non e' un bel modo di procedere, sarebbe piu' corretto, soprattutto per non farsi male, scolpire sulle parti della scatola gia' 'formata' , ma l'idea delle primule mi 'e venuta in mente prima ancora della scatola, ho iniziato a scolpire senza sapere ancora se farne un piccolo ovale da incorniciare o altro. Per fortuna il tiglio e' morbido, si puo' scavare con scalpello e sgorbia, facendo attenzione, in modo simile a come si lavora con il coltello, tenendo l'oggetto in mano. Ieri sera ho dato forma all'ovale di base, che ora e' abbastanza 'preciso' e 'a piombo' ; mi resta la parte piu' noiosa, scavare, con scavino, sgorbia e scalpello, la parte interna della scatola nella base. La parte piu' difficile per me sara' 'aggiustare' la battuta dell'incastro tra coperchio e base. Dovro' modificare anche la battuta appena accennata per ora a rovescio del coperchio, renderla perpendicolare e adatta all'incastro nella parte piu' interna etc.... Naturalmente anche i fiori sono da pulire e rifinire, ma il grosso e' fatto. Ho un dubbio forte sul colorare o no il tiglio, prima di dare la cera. Il tiglio , diversamente dall'ontano, secondo me ha un colore un po' 'insipido' , magari faro' prima qualche prova con mordenti chiari su qualche pezzetto della stessa tavola. Dimenticavo. La base potrebbe rimanere cosi' come e' ora, si vedono i segni dello scalpello che dimostrano che e' fatta a mano, non con una macchina; ma dovrei lisciarla molto nel caso dovessi decidere se intagliarla o scolpirla in qualche modo . A presto, con la foto del lavoro finito, spero.

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mercoledì 6 febbraio 2008

Delitto e castigo

Siberia, 1903. Taiga a perdita d’occhio, bianca di neve che più neve non si può. Ciuf-ciuf-ciuf… tra Omsk e Novosibirks un treno avanza arrancando con fatica sui binari della transiberiana, la locomotiva nera sbuffante nuvole di vapore grigiastro nel cielo azzurro e terso come cristallo. Carrozza numero 6, di terza classe, secondo scompartimento. Tre occupanti, silenziosi e sonnecchianti: Rano e Runo, due popi della chiesa ortodossa, intabarrati nelle loro vesti ecclesiastiche, e Ivan Dimitrov, tipico mugik russo con tanto di giubbone e colbaccone. Ciuf-ciuf-ciuf….. ronf-ronf-ronf…. Il treno si inoltra in una zona montagnosa, dove la linea ferroviaria si snoda sopra frequenti viadotti ed entro numerose gallerie. Durante l’attraversamento di una di queste (buio pesto nelle carrozze), ecco che un grido soffocato si sente provenire proprio dallo scompartimento dei popi e di Ivan il mugik. Quando il treno sbuca dal tunnel, lo spettacolo non è dei più edificanti: il mugik giace sul pavimento in una pozza di sangue, morto. Rano e Runo siedono con aria affranta uno di fronte all’altro, vicino al finestrino, le vesti macchiate di sangue. Segue comprensibile, inevitabile casino, finchè Vassili Popov, capotreno nonché ufficiale della polizia ferroviaria zarista, dopo una brevissima indagine arresta Rano per omicidio volontario. Che sia Rano l’assassino non ha il minimo dubbio, perchè…. un pope Runo non fa male a nessuno.

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domenica 3 febbraio 2008

Scatolina portadentini intagliata da Rita Arcaleni







Questa scatolina (cm. 8x8x4) e' realizzata completamente a mano; e' ricavata scavando con scalpelli e sgorbie due tavolette di tiglio (cm 8x 8 x4), il decoro a bassorilievo appena accennato e' stato realizzato senza alcun uso di sgorbie, completamente a coltello. Il soggetto spiritoso , da un'idea di Federica, amica di una delle mie figlie, spero piaccia alla mia amica che voleva una piccolissima scatolina portadentini per la figlia di una sua amica... (che catena di amiche...)Ho fatto le foto esagerando il riflesso , appositamente per evidenziare l'immagine del topino rubadenti e farla vedere in anteprima alla mia amica attraverso il blog; in realta' la scatolina ha un aspetto meno brillante, e' finita con mordente (tinta noce , piu' o meno) e lucidata con la solita cera incolore.
Naturalmente un grazie vivissimo a Federica per il soggetto, al quale ho aggiunto solo il pezzo di formaggio.

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sabato 2 febbraio 2008

Rita Arcaleni scatola cedro intagliata vista frontale




Vista frontale , della stessa scatola.


Ho cercato di copiare su questo frontale un decoro molto bello di un famoso scultore americano, al quale ho poi anche inviato la foto. Il laterale e il coperchio sono invece ' inventati da me' cercando di interpretare lo stile dell'immagine di partenza.


Il cedro e' molto adatto a questo tipo di intaglio, e' morbido, conserva un aroma intenso, somiglia un po' al cirmolo, anche se non consente di fare intaglio 'fine' , perche' la fibra si puo' spezzare . La scatola e' stata fatta a mano da un appassionato di falegnameria.

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Rita Arcaleni scatola cedro intagliata vista laterale




Vista laterale della stessa scatola di cedro.

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Rita Arcaleni scatola cedro, intagliata a coltello, con fuselli da tombolo




Vista superiore di scatola di cedro, intagliata a coltello, con disegno 'positivo' (l'immagine e' data da una superficie, i cavi la circondano e la sottolineano).


Sullo sfondo i fuselli per tombolo, in noce, intagliati a coltello, simili a quelli di un post precedente.

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Rita Arcaleni disegno precedente la fase di intaglio















Normalmente io disegno direttamente sul legno o sull'oggetto, come gia' accennato , molto spesso a mano libera, servendomi di righe, righelli flessibili, compasso piccolo se necessario. Il problema principale nel disegno si incontra, secondo me, con oggetti e superfici curve, e , soprattutto, quando il decoro "gira tutt'intorno" . E'molto facile infatti, nonostante i calcoli teorici, introdurre errori che vanno assolutamente eliminati prima di passare al coltello. Piu' il disegno e' sottile e folto di linee, piu' e' importante disegnare direttamente sull'oggetto, mentre i disegni ornati possono essere piu' facilmente eseguiti su carta e riportati poi sul legno con carta grafitata. Regole speciali? Magari se si va a scuola da un maesto che trasferisce le informazioni di generazioni di ebanisti/intagliatori/etc... se ne possono avere, ma, se come me si e' "hobbisti", resta solo da usare tanta pazienza, calma, approccio metodico e poi idee talora un po' originali, ma efficaci, per risolvere uno specifico problema.



In generale: i compassi normali da disegno su carta bucano il legno e mentre lo bucano si spostano...Nel fare vortici o dodecagoni e' la prima cosa di cui ci si rende conto...



La matita morbidissima si cancella bene dal legno e non lo danneggia, ma , ad esempio, il legno ayous e' talmente poroso che si sporca irrimediabilmente; io se devo decorare una superficie ampia su ayous ricopro il legno con nastro leggerissimo di carta da tappezziere e su questo creo il mio disegno a mano libera ( se si tratta di un oggetto simmetrico ,scatola, cornice etc.., sui primi due lati, riportandolo poi con carta velina e carta grafitata sugli altri due, per averli uguali ai primi). Il nastro da tappezziere puo' rovinare un po' il coltello, da affilare e ripulire dal collante con maggior cura e piu' spesso del solito, ma il risultato che ottengo e' di solito abbstanza soddisfacente.



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