domenica 30 gennaio 2011

Scatola in mogano ed ebano









Non ho resistito: questa scatola in mogano ed ebano e' molto bella gia' cosi' , ancora grezza, e comincio a pubblicarla. Realizzata per  me da  Nicola (gli ho inviato un progetto di falegnameria trovato su una rivista) ora attende di essere da me scolpita/intagliata ( ci sono altre scatole e tanti altri lavori in legni preziosi e altri materiali sul suo sito http://dellaroccanicola.blogspot.com/ , oppure cercatelo con Google come 'dellaroccanicola'....), a presto, ci vedremo appena avro' intagliato un po' su questa scatola....

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sabato 29 gennaio 2011

Cornice intagliata a coltello su legno di tiglio




Ho fatto preparare le aste per questa cornice appositamente in tiglio. La sagoma e' molto arrotondata, proprio identica a quella di ayous gia' usata molte volte e da' rilievo al lavoro.
Le dimensioni sono notevoli (158 x 63 cm.), percio' la cornice e' smontata per rendere piu' agevole l'intaglio a coltello. Non e' ancora decisa la finitura, doratura o argentatura in foglia o laccatura, certamente non mordente, perche' andra' a montare un grande specchio da accostare ad un mobile laccato.
Il motivo riprende un altro disegno simile, che avevo realizzato in ayous e devo dire che sono molto soddisfatta della scelta di un'asta in tiglio, ottimo per questo genere di intaglio a coltello. Inoltre la finitura del tiglio, in qualunque modo avvenga, avra' una resa molto ' garbata' , grazie alla compattezza di questo legno, in contrapposizione con la porosita' (detestabile) dell'ayous.

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giovedì 6 gennaio 2011

Riporto in evidenza sia il post dell'evento di Sant'Agata Bolognese, sia il commento della esecutrice di questi meravigliosi pizzi di Aemilia Ars

Sotto ritrovate in evidenza ( con la data di oggi, visto che la data e' l'unico modo ch e conosco per riportarlo in prima pagina....) il post sull'evento di Sant'Agata Bolognese, infatti, l a Sig.ra Francesca Bencivenni
esecutrice dei pizzi fotografati all'evento ha gentilmente inserito personalmente un commento con la spiegazione della storia del merletto.
Mi scuso anche con il Sig. Buzzi, l'organizzatore dell'evento, al quale avevo promesso di pubblicare io stessa il commento, in realta' inviatomi mesi fa.
Non ho scuse, era mia intenzione pubblicarlo, tant'e' che l'ho richiesto, poi ho dimenticato di inserirlo. Oggi , per farmi perdonare, rievidenziando il commento, oltre che nel post originario, come commento, (cliccate su 'commenti') lo inserisco in questo post, permettendo cosi' a tutti di leggere l'interessante storia del recupero di questa tradizione e della scuola di Bologna di cui anche Francesca fa parte.
Grazie Francesca di avere inserito il commento e di avere contribuito direttamente a sollevare un po' di discussione intorno al blog.
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Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "L'evento di Sant'Agata Bolognese di domenica 12 se...

": L’Aemilia-Ars è senza dubbio un tipo di merletto molto particolare in quanto viene eseguito sopra a dei cartoncini sovrapposti, molto flessibili come quelli delle calze collant, al disegno fatto su carta millimetrata e ad un foglio di carta da lucido che permette all’ago di non rovinare il disegno ma di scivolare quasi e di facilitarne l’esecuzione.Tutto viene unito tramite dei punti (detti punti di appoggio) che, passando attraverso i cartoncini, riescono a formare delle asole,entro cui andrà a passare l’ago n.9 con il cordonetto (di solito il n.50 ) formando così i disegni e le figure.Una volta finito il lavoro si ritagliano i punti di appoggio dietro ai cartoncini, si stacca il merletto e lo si ripulisce, tramite pinzetta da ciglia, dai pelucchi che non sono altro che i punti di appoggio tagliati sul rovescio.Andrà poi messo a telaio per attaccarlo alla stoffa.I punti dell’Aemilia Ars sono tre : cordoncino, punto smerlo, punto chiaro.L’Aemilia Ars, costituitasi nel 1898 a Bologna, come società di patronato e di incoraggiamento, ebbe in origine lo scopo di facilitare il campo delle industrie artistiche di carattere regionale, mobili, ceramiche, gioielli, trine…I primi rami di queste industrie,benchè avessero dato saggi eccellenti,presto si inaridirono; non così quello delle trine,in cui si spiega particolarmente il ruolo della donna.Il vero successo dell’Aemilia Ars si deve alla fondatrice, la contessa Lina Bianconcini Cavazza, che ha avuto la grande costanza di resistere alle difficoltà inevitabili di un’industria così singolare le cui lavoranti non sono delle vere e proprie operaie ma donne che per ragioni di famiglia e di decoro non possono passare la giornata in laboratorio ma lavorare a casa.Per questo motivo viene scelto il focolare come simbolo della Aemilia Ars.Per fare delle brave ricamatrici non ci si può accontentare però delle sole signore “mature”, ma occorre formare una forza lavoro giovane ed è così che a Bologna fioriscono le prime scuole di ricamo tra cui voglio ricordare quella del Sacro Cuore di cui ha fatto parte la più brava tra le merlettaie : Antonella Cantelli.E’ grazie a questa signora che oggi a Bologna possiamo avere una scuola così importante (di cui io faccio parte) che porta il suo nome : “I merletti di Antonella Cantelli”.Le sue allieve sono le mie maestre, ed in questa scuola viene insegnata la vera regola della Aemilia Ars : quella che si insegnava cent’anni fa nella Scuola del Sacro Cuore, pura e senza contaminazioni.Mi auguro che le spiegazioni siano state chiare e sarei felice, se in un domani o entro breve,di poter dare la possibilità alla sua amica di fare conoscere il filet nella mia zona, impegnandomi a trovare scuole di ricamo interessate a questa tecnica che trovo nobile quanto l’Aemilia Ars. Francesca Bencivenni

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L'evento di Sant'Agata Bolognese di domenica 12 settembre 2010





































Ho partecipato, su invito, all'evento di Sant'Agata Bolognese, 'ARTIGIANATO e MOTORI, "un'eccellenza italiana" ': come dice il titolo, un felice connubio di auto splendide e capacita' artigiane, condito con gastronomia locale molto golosa. Pensato da alcuni privati , con il patrocinio del Comune e della Proloco, molto ben organizzato e ,soprattutto,
pieno di visitatori.
Purtroppo stavolta non ho potuto fare foto a tutti gli espositori artigiani e hobbisti: c'erano ,oltre i miei intagli (soliti) e il pizzo brianzolo verace (detto 'il rete' o filet ) di Patrizia Mauri di Arcore , il doratore in foglia oro, la restauratrice (e creatrice) di bambole bisquit , le signore appassionate del tombolo e dei ricami, il ramaio, il fabbro, la decoratrice di ceramica , la creatrice di perle da decoro in ceramica e altri ancora.
Ho tuttavia voluto in particolare , con il suo permesso, ritrarre alcuni bellissimi pizzi fatti da Francesca Bencivenni di Sant'Agata, che oltre al tombolo sta da anni perfezionandosi in un genere che Patrizia ed io non conoscevamo (diciamo : che ci siamo perse! sino ad oggi, perlomeno) : si chiama 'Aemilia ars' , potrebbe sembrare parente stretto del tombolo, ma si fa lavorando su sagome fatte con cartoncino . Ecco alcune foto sia di tombolo (le ultime due) che di pizzo 'Aemilia ars' . Spero che Francesca Bencivenni legga questo post e che risponda con un commento spiegando le caratteristiche principali che sicuramente interesseranno le lettrici mie amiche del tombolo e dei pizzi gia' mie ospiti negli eventi di Carugate o la mia amica Margherita.

Ringrazio in particolare Giordano Bruzzi e gli altri dell'organizzazione evento che ci hanno aiutato ed ospitato e le signore che a mano hanno preparato per la festa gnocco fritto, tigelle e borlenghi ....(povera me, il mio colesterolo....al solo pensiero si alza il colesterolo....)
I've been invited to attend with my carved object ; the event was in Sant'Agata Bolognese, the little town near Modena , hosting the Lamborghini Company plant. The event title was: 'Car and craft: two italian excellences '.

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Dimenticavo ...il mio Babbo Natale ancora da finire



E' ancora da rifinire e lucidare, ma spero che , almeno per la Befana 2011, questo Babbo Natale 2010 vada bene, anche se incompleto...


Tiglio 20 x 20 x5 cm. (poggiato temporaneamente su una base di rovere in attesa di una base piu' divertente), colori acrilici, lavoro ancora da rifinire, con una passata di carta smeriglio fine/paglietta per rimuovere tutti i difetti del legno (alzati dall'acqua del colore) e una mano di vernice satinata .


Lavoro eseguito in parte con il coltello (ad esempio alcuni particolari) , per lo piu' con le sgorbie/gli scalpelli.

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